lunedì 29 dicembre 2014

KATE E REGINA ALLA MESSA DI NATALE




Alla Messa di Natale Kate, contrariamente al solito, si è presentata con il cappotto longuette che più longuette non si può.
Là dove non poté più la Regina, poté forse qualche critica di troppo.
Ad ogni modo Kate questa volta è elegantissima perché la longuette è ingentilita dalla svasatura a forma di campana.
La Regina però non ci sente. Infatti non ha annunciato l’abdicazione al Trono entrando in Chiesa in rosa shocking con due penne rosse in testa a forma di V.
Come Victoria.










KATE DUCHESSA DI CAMBRIDGE. MIDDLETON PREGO



 Mai scelta fu più ponderata. Mai scelta fu più felice. Tutti parlano di Kate. 
Middleton prego. 
Il principe William ci ha messo del tempo prima di convincersi che fosse la donna giusta: nove anni di convivenza para-coniugale e poi finalmente con la cerimonia in abito bianco verginale, la coppia è entrata nella favola. Lui come principe ereditario ma lei non come Altezza Reale.






La Regina ne ha già avuto abbastanza con la principessa Diana, assurta a quel regale ruolo non tanto per generosità di Elisabetta quanto perchè nata Spencer. Nelle sue vene scorreva sangue blu, a differenza di Kate che fra gli antenati ci sono lavoratori delle miniere.
Andiam andiam andiam a lavorar!
No non quelli perchè Kate non era ancora sbarcata a Buckyngham Palace.
Così le è toccato il titolo di Duchessa di Cambridge esattamente alla pari come Camilla Parker Bowles Duchessa di Cornovaglia.

La Regina ha voluto entrambe le Duchesse  in gara per la corsa verso il trono per consentire loro di mettersi in luce come la “più brava del Reame”. 
Tutte due hanno dovuto vincere la pigrizia nella quale si sarebbero gettate volentieri fra gli ozi di una classe nobile privilegiata dove sono state ammesse come miracolate.
Kate è la più avvantaggiata avendo le fisique du role di una “principessa” delle favole mentre Camilla è un filo penalizzata per l'età e la forma robusta come una ruvida governate.
Infatti ha governato dietro le quinte tenendo in mano le scettro del potere di un erede al trono, fin dai tempi del fidanzamento del Principe Carlo con Diana.
Mai scelta fu meno ponderata, mai scelta fu tanto infelice. 
Camilla aveva visto giusto. Diana l'aveva vista male facendo finta di niente: qualche lacrimuccia ma come ogni donna più giovane e più bella era certa che l'avrebbe avuta vinta. Invece il menage è proseguito a trois mandando tutti in paranoia fino al fatidico incidente dell'Alma.
Arrivato come una ciliegina sulla torta di una festa che aveva preso una piega macabra.
Ce n'era abbastanza per soccombere ma quando una grande casa come Buckyngham Palace è guidata da una robusta governante tutto procede liscio e lucido.


Così è stato. Perchè Camilla in fondo ha portato bene, convolando a giuste nozze con il principe Carlo: da sempre quiei due si sono amati più degli stessi legittimi consorti. Due amanti diabolici? 
No, due amanti sfortunati perchè il loro amore non sarebbe mai stato accettato non tanto dalla Regina Elisabetta, la quale giunta quasi alla fine del suo Regno si è ammorbidita adeguandosi ai tempi, quanto dalla Regina Madre la quale se all'inizio aveva regnato in modo illuminato e generoso verso la fine si era irrigidita sulle questioni di forme e di etichetta di Corte passando da un “chapeau!” a tanto di cappellino. Portato quest'ultimo come emblema di nobiltà del regno di Gran Bretagna per distinguersi...dalla massa dei regnanti Europei.
I quali brillano comunque fra corone e parures lasciando i cappellini specie se eccentrici ad esclusiva competenza di Casa Windsor.
Regine e principesse europee infatti preferiscono un'eleganza meno ingessata  da rigido protocollo che prevede sempre il cappello nelle cerimonie ufficiali clamorosamente escluso da quasi tutte tranne che da Maxima d'Olanda.
Forse perchè arrivando dall'Argentina si sente un filo Regina-extraeuropea per cui cerca di essere all'Altezza (con inevitabile caduta di stile nell'adornarsi con vistose patacche e cappellini da gaucho o modelli ancora anni 80: robe-manteau, accenno di spallotte e così via).

A fare tendenza è comunque Kate Middleton la più popolare fra le Corti nobiliari con uno stile fin troppo classico qualche volta ispirato a Diana specie all'inizio quando ancora era fidanzata e si presentava con gonne longuette sotto al ginocchio. 
Per conquistare la Regina ovviamente che di fronte a tanta morigeratezza da ragazza-bene si è convinta ad accoglierla in famiglia.
Se la principessa Diana la longuette la calzava a pennello facendo icona fashion in linea con lo stile anni 80, indosso a Kate la penalizzava un filo.
Anzi una spanna o due, quelle che ben presto, messo piede a Palazzo, tagliava per portare l'orlo sopra al ginocchio.
Una spanna sopra, mettendo in mostra le sue gambe al mondo e sotto al naso della Regina inorridita che la invitava a correre subito ai ripari. Non solo non ha mai allungato l'orlo ma Kate ha pure indossato abiti fluttuanti che al minimo soffio di vento si aprivano in volo scoprendo il resto là dove oltre le gambe c'è di più.

Apriti gambe oh, pardon, apriti cielo perchè un tale spettacolo non si era mai visto in una sfilata ufficiale dei Reali di casa Windsor facendo venire alla Regina un gran mal di pancia culminato l'anno scorso prima del suo viaggio a Roma che poi aveva disdetto.
Eppure Kate ha tutte le mises in regola ma certe volte non riesce proprio a trasgredire. Come quando indossa un abito rosso sapendo benissimo non essere il colore preferito di Sua Maestà ma non solo perché la Duchessa si compiace di indossarlo soprattutto per contrastare i colori pastello delle mises della Regina e di Camilla, quasi sempre quest'ultima in color ghiaccio, rubando loro inevitabilmente la scena.
Perchè Kate è decisamente bella, senza sbavature con un piglio deciso ma pronto al sorriso che sfodera in ogni occasione ufficiale come una star dello spettacolo mandando in visibilio i fotoreporter perchè lei viene sempre bene anche quando non è in posa.
Non come Camilla che se la prendi di tre quarti tra il chiaro e scuro, puoi contare le rughe una ad una. Eppure...






Eppure una lancia a favore di Camilla va spezzata perchè con il look ha decisamente più buon gusto: intanto è molto british, in sintonia col Principe di Galles che in fatto di eleganza è impareggiabile, adottando spesso e volentieri lo scozzese specie in questi ultimi tempi in cui la Scozia è rimasta legata all'Inghilterra,
 per esprimere sentiti ringraziamenti a quel popolo che un giorno sarà anche suddito, e poi non sbaglia mai nel fare abbinamenti in tono su tono, con le lunghezze giuste ed accessori curati nei particolari come bordure di pellicce, bottoni gioiello o collane e spille  a dare quel tocco di lussuoso, non certo da governante, che invece a Kate manca perchè sempre in stile moda-pronta-pret-a-porter fin troppo classica. Da Middle class.
Middleton, prego. Dopo passo a Regina.                      Dopo Camilla, prego. Passo.

giovedì 9 ottobre 2014

TORNA OH CHERIE A MONTECARLO

29 SETTEMBRE 2014 - La crisi incombe su tutto il Paese: manca il lavoro, manca il pane e mancano i denti per mordere la vita, magari con le dentiere. Meno male che Silvio c'era. Invece ora c'è Renzi. Meno male perchè  ha dato gli 80 euro nelle buste paga per consentire alle famiglie di andare in Pizzeria.
Se non c'è pane che mangino la pizza!
Meglio scappare dall'Italia. Proprio in questi giorni mi è capitato di fare una puntatina a Montecarlo con un week end mordi e fuggi tempo di vedere aprirsi il mondo in cui si morde la vita: il mondo dei ricchi.
Un morso prima di morire tornando in Italy.
Montecarlo è un paese da favola, entrato nel mito con le sue feste, i casinò, le formule Uno, gli Yacths e e le gare off shore che il matrimonio di Grace Kelly con il principe Ranieri di Monaco hanno contribuito a promuovere per attirar turisti danarosi. Con il Principe Alberto, Montecarlo si è ingrandita notevolmente avendo incrementato le costruzioni edili tutte sviluppate in altezza fra la montagna che circonda il Principato attirando imprenditori e uomini d'affari in esubero di soldi da investire.


Tra i primi ci sono i Russi che stanno comprando tutto quanto renda in busines come case di lusso, barche di lusso, casino' e quant'altro.
La ricchezza si respira appena scendi dalla macchina, non tanto soffermandosi davanti al Casino' con bella gente che passeggia e nemmeno puntando verso il porto dove sono ancorati mega-yatchs quanto nel fare un salto al supermercato per la spesa dove trovi una fila di Ferrari in tutta la vasta gamma di colori: dal giallo al nero passando dal rosso fiammeggiante. Tutte parcheggiate in attesa di riempire il carrello della spesa. Alzi la mano chi ha mai visto in Italia una Ferrari parcheggiata  davanti ad un supermercato. A Montecarlo c'è la fila. Andare per credere.


Dopo una cena “frugale”, si fa per dire, con bollicine e assaggini vari di formaggi francesi a fine pasto  (i migliori in assoluto che non hanno confronto con quelli italiani, confezionati in forme mignon alcuni anche presentati come pasticcini) ho potuto ammirare Montecarlo tutta illuminata con il Palazzo dei Grimaldi che capeggiava in alto a dominare il territorio.
Sicuramente c'erano il Principe Alberto e Charlene chiusi in casa come due sposi normali  perchè è impensabile che si fossero tuffati nel traffico caotico chiassoso e roboante fino all'ora di colazione del mattino. Brrrum Brrrum Brrrum tutta la notte in bianco che mi faceva venire in mente quel motivetto che mi piace tanto: “Torna oh Cherie a Montecarlo” di Johnny Dorelli. Marameo! Montecarlo è una città invivibile se non hai la barca per girare al largo! Tornando a casa ho tirato un sospiro di sollievo guardando l'Italia e le sue bellezze naturali: un paesaggio unico invidiabile che non ha confronti con nessun altro Paese: la liguria con i suoi paesini, il Piemonte con i vigneti, la Toscana con i prati ed in peschi in fiore, l'Emilia con la nebbia della bassa e le foglie autunnali delle castagne in collina.
Il paesaggio è l'unica cosa che nessuno ci potrà portare via né comprare. Il paesaggio Italia è il patrimonio più prezioso che il nostro Paese possa avere e per cui valga la pena di viverci lasciandosi cullare, cominciando a mordere per la sua difesa.


 

martedì 23 settembre 2014

DIO SALVI LA REGINA

Venerdi 19 settembre 2014
LA SCOZIA E' CON NOI

mercoledì 17 settembre 2014

CINDERELLA LA FAVOLA CONTINUA


 Le favole Disney non passano mai di moda. Tanti sono i libri sulle favole per bambini a sostituire quelle classiche nelle quali si sono cimentate anche star come Madonna e Pippa Middleton per cercare una strada accattivante come quella dei bambini ed animali per occupare un settore che tira sempre molto.
Sembra facile scrivere un libro di fiabe ma come in tutte le cose bisogna saperlo fare perché le fiabe devono essere una scuola di vita a misura di uomo o donna maturi.
Pertanto a colpire sono sempre quelle classiche di grandi autori del passato che ci sono state tramandate anche con l’apporto della filmografia Disneyana che ha catturato l’attenzione non solo dei piccini ma anche dei genitori ben felici di portarli al cinema nelle vacanze di Natale per l’appuntamento della fiaba animata di turno.
Le favole di animazione della Disney sono diventate un mito che raccoglie sempre consensi così come abbiamo visto con la serie Le Principesse Disney su Rai Uno.

 Alcune sono state tradotte anche in film, alcune proposte fedelmente nei costumi e ambientazione, altre completamente innovate sia nel racconto che nell’ambientazione come le due versioni di Biancaneve delle passate stagioni.

Curiosamente non sono state molto apprezzate La Bella e La Bestia con Lea Seidoux e Vincent Cassel così come La Bella Addormentata con una strepitosa Angelina Jolie, quest’ultima sicuramente più apprezzata come persona che come attrice perché nella realtà è molto più bella che nei suoi film.
 Le favole gotiche invece hanno trovato un loro pubblico affezionato che non si perde una nuova rivisitazione perché questa versione colpisce per il fascino malefico sulla scia delle saghe di Twilight.
Fra le tante favole la più tradotta è senz’altro quella di Cenerentola che nel corso degli anni abbiamo visto interpretare da tante attrici importanti come Drew Barrymoore in Cinderella La Leggenda di un Amore, oppure Anne Athaway con The Princess Diaries, o  ancora Amy Adams in Cenerentola a New York in un mixage fra cartoon e fiaba in costume catapultata ai giorni nostri.
Molti autori hanno tratto ispirazione da Cenerentola come Bernard Show che ha tradotto in My Fair Lady vista anche in una versione cine indimenticata con Audrey Hepburn, oppure in quella di Pretty Woman con Julia Roberts del regista Garry Marshal.
Perché piace Cenerentola? Perché è l’unica fiaba che  raggiunge il clou con una festa da ballo dove abiti fastosi e gioielli favolosi sono in primo piano con le fanciulle debuttanti che sfilano davanti al Principe per avere l’onore di aprire le danze con lui, e cominciare la favola del vissero felici e contenti.
Onore che spetta comunque alla più umile e gentile, generosa e caritatevole perché sono le doti di una principessa di sangue blu destinata a diventare icona del suo popolo. E qui va ricordato anche l’ascesa di Evita Peron che da tangheira di infimi locali è diventata la first lady dell’Argentina per poi entrare nel mito.
Una favola reale è anche quella di Kate e William compagni di classe ma lei senza arte né parte mentre lui era l’erede al Trono di Inghilterra.
Per non parlare di quella più tragica della principessa Diana Spencer, baby sitter e maestra d’asilo, andata sposa al Principe Carlo.
Fra i reali d’Europa una favola reale è quella di


Mette Marit ragazza-madre con un figlio e il principe di Norvegia con il quale fa coppia felice di public relations sempre in giro per il mondo.. Un’altra favola è quella del principe Alberto di Monaco con l’atleta e campionessa di nuoto Charlene Widstok ora in attesa di due gemelli.
Una storia attuale che ricalca il mito di Cenerentola uscirà a breve ed è molto attesa perché si contrappone a quella di Pretty Woman dove la Cenerentola è una prostituta che si redime per amore di un affascinante e ricco uomo d’affari mentre nel nuovo film, 50 Sfumature di Grigio, è l’uomo d’affari ad essere corrotto sessualmente fagocitando la Cenerentola di turno (Dakota Johnson) in un viaggio sado-maso che li porta a riconoscersi come anime gemelle per vivere poi la favola felici e contenti come persone normali mettendo su famiglia.
Insomma tante sono le versioni che spaziano dalle  servette alle ragazze di buona famiglia dalle campionesse sportive alle campionesse del sesso, per cui non ci resta che attendere l’ultima della serie che sbarcherà nel 2015 nel rispetto della tradizione classica Disney  con un cast stellare da Elena Bonan Carter a Cate Blanchet da Richard Madden nel ruolo del principe (attore scozzese già visto Nel Trono di Spade)al regista di Kenneth Branagh l’attore cine Shakespeariano d’eccellenza erede di Lawrence Olivier.
La protagonista Lily James è un’attrice giovane carina e molto bionda perché solare come è giusto che sia per incarnare  una Cenerentola tradizionale .
Insomma un classico che per gli amanti del genere sarà imperdibile. Sicuramente anche indimenticabile così come è stato per tutte le Cenerentole dello schermo come sopra citate. La favola continua…        https://www.youtube.com/watch?t=13&v=HXRYv112C6M


domenica 31 agosto 2014

COL PIZZO NERO KATE HA INIZIATO A FAR TENDENZA:9 GENNAIO 2012


Chi dice che Kate Middleton non faccia tendenza si sbaglia di grosso.
Se con il vestito bianco da abito da sposa  ha dettato il trend per lo occasioni importanti come l’assegnazione dei Premi ai vari Festival (di Venezia 2011) e il recente Golden Globe Award, con il vestito di pizzo nero che ha sfoggiato in occasione della prima di War Horse di Steven Spielberg, ha fatto proseliti fra le star sul red carpet delle prime cinematografiche.
Dopo tanti anni è tornato di moda il pizzo Valencienne, quel particolare pizzo lavorato finemente veniva applicato come decorazione agli abiti dai primi del novecento fino alla fine degli anni 80, dopo i quali è rimasto un capo elegante solo per le donne di una certa età, adottato soprattutto come calza perché il pizzo anche se molto sexy invecchia un filo.
Un abito intero come quello di Kate non si era ancora visto e nonostante, ma forse proprio per questo, il modesto effetto da suorina  le prime ad averlo adottato sono le star di serie nobile, come una sorta di parenti di Casa Windsor, che lo hanno preferito come decorazione dei décolletè o delle spalle così come abbiamo visto proprio in questi giorni con Keira Knightley (Protagonista di The Duchess antenata di Lady D.), o Ellen Mirren (perfetta clone di Elisabetta II in The Queen) la quale ha coraggiosamente osato in un vedo non vedo molto audace in decorazioni floreali leggermente vellutate.
A ruota non poteva mancare anche Madonna, sempre molto abile a copiare il successo di qualche collega in tempo reale specie se a battere il tempo è stata la “collega” di Casa Windsor nella persona della Duchessa  di Cambridge, visto che sul red carpet sfilava come regista alla prima di W.E. con la storia di Wallis Simpson e il Duca Edoardo. Nel cast figura anche Natalie Dormer la protagonista della serie dei Tudor televisiva anche lei con un abito decorato a pizzo Valencienne come Madonna e come in veste di parente di Kate avendo interpretato Anna Bolena di casa Tudor.
Ad aggiungersi in coda è l’attrice Rachel Mac Adams che ha voluto fare l’en plein con l’abito da sposa  nel film The Vow, La Memoria del Cuore, per poi presentarsi alla prima sul red carpet in pizzo total nero Valencienne: tutta in perfetta simil Kate.
Con questo escamotage,  se riuscirà a strappare molte lacrime con la visione del film all’insegna di un romanticismo già ampiamente collaudato (la riconquista dell’amore del coniuge che ha perso la memoria), non è comunque riuscita a distogliere l’attenzione sul suo partner, uno strepitoso Channing Tatum già ammirato in tutta la sua splendida fisicità in The Eagle.
Questo è un sex symbol, bellezza!   mentre Rachel Mac Adams, dopo le prove di Un Amore All’improvviso, Valentine Day e Midnight in Paris si conferma come quello della sposina strappalacrime. Sempre rigorosamente in bianco.

 LE REGINE D’EGITTO:  TORMENTONI DI SABBIA
A conferma di quanto detto sopra, il pizzo nero sembra ormai il filo conduttore delle sfilate delle star più importanti. Prima fra tutte Angelina Jolie, in bianco con un tocco di rosso agli Golden Globe Arward, ma rigorosamente in pizzo nero quando si è presentata al Premio del Sindacato dei Produttori cine insieme a Brad Pitt dopo una puntatina alla Casa Bianca per una convocazione pre-elettorale. Non si sa se i Brangelini hanno accettato perché pare che la Jolie sia incinta per fare una nidiata di numero di sette.
Un salto importante nella sua vita privata che le rende onore come madre coraggiosa perché divisa fra nidiata multietnica e film d’azione passando all’impegno nel sociale con  regia di film sulla pulizia etnica in Bosnia e Kossovo.
Di Salt in Salto salta però il ruolo di Cleopatra che la Jolie si apprestava a girare con la regia di David Finche.
Poco male, perché Cleopatra sta diventando il tormentone del momento spopolando soprattutto in parodie fra gli spot con in mano un improbabile smartphone.
Questo per dire che in Egitto c’è la chiave del Medio oriente da girare intorno alle varie Ruby Rubacuori, prima di incontrare la scandalosa Ipazia di Alessandria per poi finire con Cleopatra dando il colpo di grazia alla celeste Aida, proprio in questi giorni sul palco del Teatro Regio di Parma, insieme ad Amneris e Radames.
Così con un colpo alla botte e uno al cerchio si completa l’ubriacatura della danza del ventre fra le rose del deserto ai piedi delle piramidi e biblioteche in fiamme dove anche la politica ha messo lo zampino sotto mentite spoglie dell’egiziana Ruby per aver fatto tremare i Palazzi, da Grazioli a Madama passando da Arcore.


Si chiude un’epoca? Assolutamente no. Proprio in questi giorni è divulgata la notizia che Lindsay Lohan è stata ingaggiata per fare Elizabeth Taylor, alias Cleopatra per cui tra i biopic e parodie la leggenda della Regina d’Egitto è destinata a durare come tormentone.
Del resto lo aveva detto chiaro anche il Principe Antonio De Curtis detto Totò nel film cult Totò e Cleopatra: “Io nella vita me la son sempre cavata. Continuerò a cavicchiare e me la cavicchierò sempre”.
Questa è la chiave di lettura dei versi immortali rimasti nell’immaginario più di quanto abbia fatto Shakespeare? “Sii il più forte fra i più forti, il più prode fra i più prodi, ma l’ombra di Cesare ti accompagnerà sempre”. Recita Marc’Antonio. “Hai paura dell’ombra di Cesare?” chiede Cleopatra offrendogli la bocca.
“No” è la risposta lapidaria del Marc’Antonio. Ma se la cavicchieranno per poco…

lunedì 4 agosto 2014

KATE IN TRIANGOLO












SE NON SIAMO IN TRE NON MI DIVERTO











NON ERA CON LEI CHE INTENDEVO.

(Mi è toccato farle anche l'inchino).



giovedì 19 giugno 2014

INCORONAZIONE RE DI SPAGNA

INCORONAZIONE REALI DI SPAGNA
http://www.hola.com/realeza/casa_espanola/2014061971981/recepcion-palacio-rey-felipe-VI/





PRINCIPESSE SUL CAVALLO


 Alle  Olimpiadi 2012 di Londra  la massima attenzione era puntata sulla corsa dei cavalli.
Una tradizione che in Inghilterra è viva più che mai grazie anche alle sfilate delle signore che vi partecipano sfoggiando cappellini fantasiosi al limite del ridicolo ai quali gli Inglesi anche di nobili casali non si sottraggono.
Ma il cappellino andato per la maggiore in questa Olimpiade era quello del fantino portato sulla graziosa testa della principessa reale Zara  Philyps che se lo contende a Charlotte Casiraghi compionessa di equitazione di Montecarlo.
Le quali scendendo in campo in ippodromo si fanno concorrenza nel superare ostacoli: quelli che la loro vita dorata non ha messo lungo il percorso.
Insomma Montecarlo vs. Londra vanno  in scena a gareggiare sportivamente perché non si sono mai create alleanze familiari.
Charlotte è figlia di Caroline che mamma Grace avrebbe tanto voluto andasse sposa al principe Carlo d'Inghilterra il quale invece scelse Lady Diana.
Caroline infatti stava a Casiraghi come Gianina Facio sta ora a Ridley Scott passando da Junot, un play boy che se lo son diviso, sia Caroline che Gianina, a tempo perso.
Lady D. invece stava a Carlo passando in  rassegna vari campioni di fauna umana per consolarsi della presenza ingombrante di Camilla. La quale aveva l’unico torto di amare Charles. La storia le darà ragione? Ai posteri l’ardua sentenza.
Zara Philyps invece è la figlia ribelle  della principessa Anna (figlia della regina Elisabetta) e Mark, sposata a un campione sportivo con il quale ha condotto una vita al galoppo perché da sempre amante dei cavalli ma anche e soprattutto per sottrarsi agli impegni di beneficenza.

Cavallerizza provetta, domina il campionato mondiale di questo sport avendo vinto il titolo mondiale ad Aache ed è stata votata dalla BBC come personaggio sportivo dell’anno 2006, stesso riconoscimento che vinse sua madre Anna ma nel 1971.
Zara è stata nominata Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (MBE) nel 2007 per i suoi traguardi raggiunti nell’equitazione. E' molto appassionata della caccia alla volpe.

La passione equina è condivisa da Charlotte che ha coltivato fin da piccola per non dover assumere la Presidenza del Balletto di Montecarlo, fondato da Grace per alimentare il sogno di vedere Caroline brillare come étoile.
I sogni di mamma Grace, principessa di Monaco, non si sono avverati ma quelli di Grace Kelly americana sportiva e competitiva, ebbene quelli sì sono stati perfettamente assimilati da Charlotte, principessa moderna e molto presente sulla scena senza essere presenzialista.

Una dote che l’accomuna a Zara Philyps anche lei molto lanciata nella vita reale per affermarsi come protagonista al di là dei privilegi della corona.
Due principesse che, sportivamente invece di sognare su un pisello hanno preferito cavalcare un cavallo di razza per raggiungere il traguardo e vincere.
Perché nella vita non è tanto importante partecipare quanto vincere.
Se principesse si nasce, campionesse si diventa con un lungo e faticoso allenamento così come tutti i comuni mortali, che le due nobili ragazze non hanno esitato ad affrontare accettando la sfida per affermarsi al di là dei loro privilegi di casato e degli eventi mondani per raccolta fondi, determinate a conquistare un podio piuttosto che il cuore dei sudditi. I quali ormai sono un filo smaliziati verso le opere benefiche troppo pubblicizzate ma senza perdere la speranza che sulla scena arrivi la nuova Lady D.
La favola al galoppo è comunque quella più reale per continuare a farci sognare.
Vinca dunque la migliore ma Charlotte resta sempre la più charmant, diciamolo.
 Con o senza il cavallo.


TUTTI PAZZI PER UN CAVALLO

Negli spot pubblicitari degli anni 80 c’era un cavallo bianco selvaggio che correva in riva al mare ripreso al rallenty per reclamizzare il bagno schiuma Vidal Pino Silvestre.
E’ curioso che a vincere nelle ultime olimpiadi a Londra sia proprio Zara Philyps con una medaglia d’argento come cavallerizza.
Zara Philyps è il vero orgoglio della Casa Reale Windsor anche se poi il ruolo di rappresentanza e beneficenza è stato relegato a Kate Middleton, la quale è stata messa all’opera dalla Regina Elisabetta come globe-trotter.
Si fa per dire ovviamente perché a trottare al galoppo è solo Zara mentre Kate sta facendo molta strada nelle sfilate fra i sudditi per esibire il piccolo George la vera star di Casa Reale per cui beneficienza  e welfare sono passati a Camilla Duchessa di Cornovaglia vista recentemente a premiare Angelina Jolie per il suo impegno umanitario.
Zara è la nipote ribelle della Regina Elisabetta, molto amata sia dalla sovrana che da Camilla perché insieme sono appassionate di cavalli e tutte provette cavallerizza.
Ma le curiosità  non sono ancora finite perché in concomitanza della medaglia a Zara si è verificata la morte di Gore Vidal l’autore del Caligola dal quale Tinto Brass ha tratto il film Io Caligola, di Vidal. Appunto.
Un film che negli anni 70 aveva fatto molto scandalo perché la versione era di genere pornografico.
Caligola è quell’Imperatore passato alla Storia per la citazione “Il Mio Regno per Un Cavallo”.
Da qui forse l’origine dello spot Vidal bagno schiuma, con il cavallo e vedremo perché.
L’imperatore Caligola è stato anche impersonato sotto il nome di Commodo nel film Il Gladiatore di Ridley Scott che ha ideato la storia basandosi su fatti reali dell’antica Roma.
Anche Gore Vidal ha ideato la storia di Caligola basandosi su fatti reali tramandati con il passaparola da generazioni a generazioni fino ai giorni fino a diventar leggenda.
 La quale, tra le tante, racconta che Poppea moglie di Nerone facesse il bagno nel latte d’asina per idratare al meglio la sua pelle.
Gore Vidal è andato oltre senza lavorar di fantasia perché la sua teoria attualmente è stata provata scientificamente.
Per idratare al meglio la pelle l’autore aveva immerso una delle protagoniste del suo racconto (Adriana Asti nel film) in un bagno di sperma dei suoi schiavi. Il film allora era stato censurato anche se il risultato era eccellente.
Infatti in America lo sperma è stato sperimentato come base di creme di bellezza con risultati stupefacenti così come è stato illustrato nel serial NiP &


Tuck ambientato in uno studio di chirurgia plastica con due medici aperti e senza pregiudizi, che lo proponevano alle clienti come prodotto molto esclusivo nonostante di sperma se ne trovi in quantità.
Infatti  è difficile che trovi larga diffusione perché, dovendolo indicare nelle etichette, non troverebbe forse molti consensi da parte delle signore-bene che storcerebbero il naso a contatto del prodotto con quell’elemento originario.
Che sono poi la maggioranza perché non sono molte le signore disposte a farsi spalmare ia crema allo sperma così come “quelle” che non guardano in faccia a nessuno senza fare distinzione.
E’ una questione di metodo e di principio: un conto è guardare in faccia a un chirurgo che opera manualmente, un altro è guardare in basso a un manovale all’opera!


DUCHESS VS DUCHESS CON PERLE A GOGO’


  
Lunedi 13 giugno 2014 -   La Regina Elisabetta ha premiato Angelina Jolie per l’impegno nella battaglia contro gli stupri in guerra. Angelina Jolie aveva girato anche un film su questa tematica che comunque non ha avuto molto successo.
Resta comunque la nobiltà d’intento che la Jolie sta portando avanti insieme alla sua tribù multietnica. Con tate al seguito questo va detto, e con la costante presenza di Brad Pitt a vigilare. Sui bambini? No sulle tate.
Ma il sodalizio funziona anche se mancano solo le nozze. Non è questo il problema di cui voglio parlare preferendo tornare su un punto riguardante la vita a Buckyngham Palace.
Infatti avevo parlato di Kate che si era fatta notare per l’assenza alle feste introdotte dal principe William in favore delle Star, perché ufficialmente impegnata col piccolo George.

Un po’ troppo impegnata visto che anche in occasione della premiazione della Jolie, Kate non si è vista preferendo restare col piccolo George con il quale è apparsa mentre lui gattonava ai suoi piedi a una partita di polo.
Ormai è ufficiale Kate è allergica alle star che pensa siano essere un filo sopra di lei.


A confermarlo sono anche gli incessanti starnuti della principessa alla parata dei Windsor per i festeggiamenti del compleanno della regina (88 anni) nella quale come al solito Kate era affiancata da Camilla in carrozza: in corsa fianco a fianco  verso il trono. Sul quale  è ancora posizionata la Regina Elisabetta.
Per il momento Duchess & Duchess devono  accontentarsi di una poltrona  per due in Carrozza facendo buon viso alla buona sorte toccata a entrambe.
Se Camilla è sempre imperturbabile e sorridente con un aplomb molto british che l’accomuna al principe Carlo, erede al trono, Kate si mostra gentile anche se lo starnuto tradisce la sua allergia per Camilla e per la Regina visto che sul balcone gliene è scappato un altro mettendo in imbarazzo tutti i presenti.
Non si era mai visto fino ad ora un componente la famiglia Reale mettersi a tossire o a starnutire in qualche cerimonia ufficiale. C’è sempre una prima volta e Kate è ormai in testa alla classifica: manca solo lo sbadiglio per fare l’en plain. Che non tarderà ad arrivare sicuramente perché Kate non perde occasione per mettersi in luce come il nuovo che avanza insieme a William, Harry ed al piccolo George: giovani carini e molto impegnati a fare sport con Kate che fa il tifo per loro.
Tre uomini e una Dukessa in gamba? A Camilla non resta che attendere di salire al trono per sistemarli tutti questi rampolli senza arte né parte buoni solo a tirare palline da polo. Fossero almeno campioni!
Per il momento restano tutti in gara non solo per la corsa al trono ma anche per distinguersi in fatto di eleganza.
Distinguersi si fa per dire perché all’ultima parata in carrozza Kate e Camilla hanno fatto incetta di perle mettendole uguali all’orecchio, e anche in ogni dove: Camilla in una splendida collana di perle a cinque giri con diamante rosa al centro, mentre Kate con una spilla a cinque perle posizionate come il logo delle olimpiadi a sottolineare la gara fra le due.
Come a dire: chi delle due? Fate voi.
Il dilemma è presto sciolto perché se al pubblico piace molto Kate Duchessa di Cambridge, al principe Carlo futuro erede al trono piace molto Camilla.
Non tanto come duchessa quanto come sua moglie. E se piaci al Re piaci a tutti.  Ducheess di Cornovaglia & Duchess di Cambridge, uno a zero. 

( Sì vabbé resto sempre in testa come grande fica).

Tutti i gioielli di Camilla
http://www.parismatch.com/Royal-Blog/Royaume-Uni/Royal-style-bijoux-rubis-diamants-turquoises-perles-la-duchesse-de-Cornouailles-Camilla-Parker-Bowles-somptueusement-paree-714250

http://www.parismatch.com/Royal-Blog/Royaume-Uni/Royal-style-bijoux-rubis-diamants-turquoises-perles-la-duchesse-de-Cornouailles-Camilla-Parker-Bowles-somptueusement-paree-714